Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm. 1871
e altri agenti di marciume radicale
I marciumi radicali sono malattie che colpiscono le parti sotterranee della vite, come quelle di molte piante legnose. Tre agenti di marciume radicale possono attaccare la vite:
- Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm. (Funghi, Basidiomycota, Agaricomycetes, Agaricomycetidae, Agaricales, Physalacriaceae), comunemente chiamato "Armillare", è responsabile del "marciume radicale agarico ".
- Rosellinia necatrix Berl. ex Prill (Fungi, Ascomycota, Sordariomycetes, Xylariomycetidae, Xylariales, Xylariaceae), dal canto suo, è associato al "marciume radicale lanoso", o "marciume radicale bianco".
- Enfin, Roesleria underground (Weinm.) Redhead (syn. Roesleria crypt Thum. & Pass.) (Funghi, Annuali, Sordariomycetes, Incertae_sedis_, Incertae_sedis_, Roesleriaceae, Roesleria ), l'agent du "pourridié morille".
Questi 3 marciumi non hanno la stessa importanza in vigna. Una prima indagine condotta nel 1982 dall'INRA (Guillaumin et al. ) ha mostrato che l ' armillare era coinvolto nel 90% dei casi di marciume. Questa tendenza è certamente ancora attuale oggi.
Nei vigneti in cui è presente il "marciume radicale agarico", il danno è notevole: è il caso in particolare dei vigneti di Saint-Emilion nel bordolese, di Châteauneuf-du-Pape, di Lirac e di Tavel nel sud-est della Francia . Le percentuali di piante morte o deperite possono raggiungere abbastanza comunemente valori elevati (dal 50 al 60%) sugli appezzamenti gravemente colpiti. Ad esempio, il 36% delle piante morte o colpite è stato contato su tre proprietà per un totale di circa 80 ettari nella regione di Saint-Emilion.
Come per altre malattie da deperimento, il patrimonio vitivinicolo ne risente più o meno irreparabilmente. Il reimpianto, infatti, in assenza di interventi ben precisi (mirati all'eradicazione del marciume radicale), è destinato al fallimento, con la morte delle piante ripiantate che avviene dopo 4-5 anni.