Metodi di protezione
Nessun metodo di protezione è attualmente sufficientemente efficace per controllare il Pied nero quando si manifesta in vigna. Si suggerisce comunque di consultare nella Tabella 1 alcune pratiche spesso proposte ai viticoltori che si trovano di fronte a questo problema.
- Effettuare rotazioni colturali sia in vivaio che in vigna.
- Eseguire un ripuntamento e/o drenaggio in appezzamenti con terreno battuto, facilmente compattabile e con tendenza idromorfa. Evitare l'umidità.
- Evitare di eseguire lavori su terreni poco drenati e di costruire basi per aratri.
- A nostra conoscenza, in letteratura non è stato riportato alcun portinnesto tollerante o resistente a Blackfoot.
- Gratta in profondità il terreno in autunno e nei periodi di siccità.
- Fai buchi abbastanza larghi e profondi prima dell'inverno per ottenere terreno sciolto intorno alle radici quando pianti.
- Evitare di seppellire le piantine troppo in profondità quando si pianta e si pianta tardi in terreni pesanti.
- Nessuna protezione chimica è attualmente approvata in Francia per l'uso del piede nero.
Si noti che fungicidi come il cloruro di manganese, il procloraz, il benomil, il fluzilazolo o l'imazalil sono stati utilizzati con successo in Sud Africa per controllare Blackfoot. L'uso di preparati a base di Trichoderma sp. consentirebbe un migliore radicamento in presenza della malattia.
- Evitare l'irrigazione eccessiva e l'eccessiva fertilizzazione azotata.
- Evitare di utilizzare attrezzature e macchinari per la lavorazione del terreno che sono stati utilizzati in appezzamenti colpiti da Blackfoot in altri appezzamenti, senza prima averli puliti e talvolta disinfettati.
- Ritirare gli appezzamenti fortemente interessati dal Pied nero per evitare eterogeneità di appezzamento dannose per la qualità del raccolto